domenica 30 giugno 2013

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[precede] incarnano, nei nostri corpi fisici e nei nostri sè, la mancanza di distinzione tra questi 'due' mondi  immaginati. Nulla è personale che non sia politico. Nulla è politico che non sia personale. Inoltre, vorrei pensare che questa mancanza di differenziazione sia di carattere bisessuale, in quanto segna la caduta di frontiere, una destabilizzazione dei binarismi ed il crollo di un ordine.

Bisognerebbe scrivere una puntualizzazione sul perché sto scrivendo queste storie - che bisognerebbe farne, e che non bisognerebbe farne: questo testo non è qui per parlarvi di un luogo strano, molto molto lontano. Non va esotizzato come il racconto di un movimento bisessuale 'in via di sviluppo' in una parte del mondo 'in via di sviluppo' od 'arretrata', in cui dei 'selvaggi' dalla pelle scura si combattono a vicenda. La richiesta di solidarietà sotto l'ombrello del BDS (o di solidarietà con il movimento bisessuale israeliano) non va intesa come l'appello ad un tutore morale più alto e più bianco. Nè questo testo, nelle sue parti migliori, va inteso come un bersi la propaganda sionista che tinge il paese di rosa presentando Israele come l'amichevole paradiso 'progressista' 'LGBT',così come vuole spacciarsi.
[Nota del traduttore: non c'è bisogno di essere radicali come Shiri Eisner per renders conto che l'"LGBT-friendliness" d'Israele è stata molto esagerata: basta leggere quest'articolo, che si basa su argomenti che parlano anche ad un assimilazonista come il sottoscritto. Amicus Plato [Israel], sed magis amica veritas].
Ciò di cui parla questo testo è la violenza e le difficoltà che tutti noi sperimentiamo nelle nostre comunità. È qui per illumiinare le somiglianze, anziché le differenze - le difficoltà qui descritte non sono uniche, ma esistono ovunque e tutti noi le dovremmo affrontare. [5] Questo testo vuole incoraggiare la responsabilità politica e personale in ognuno di noi, nelle nostre comunità e nei nostri paesi - l'occupazione israeliana non sarebbe potuta esistere senza l'attivo sostegno finanziario e politico datole dagli Stati Uniti d'America, dal Regno Unito e da altri paesi 'occidentali'. Questo testo vuole essere un modello alternativo di attivismo per chiunque voglia iniziare il proprio movimento bisessuale radicale, nella sua propria area. È qui come un'ispirazione per il cambiamento all'interno dell'attuale movimento bisessuale negli Stati Uniti ed in Europa, in termini di prospettive critiche, di ideologia e di metodi di attivismo. Ed infine, è qui per chiunque voglia imparare o studiare su Israele, il suo movimento bisessuale, la sua storia radicale queer, e la lotta queer contro l'occupazione.

Alcune delle esperienze che descrivo in queste storie sono difficili, violente e traumatiche (comprendono descrizioni di violenza fisica, morte e dolore). Se pensate che una di queste storie possa farvi rivivere traumi passati, o mettervi in altro modo a disagio, vi prego di chiedervi  se non sia il caso di leggere quest'articolo (o le sue parti rilevanti - specialmente la settima e l'ottava storia) in un luogo che voi sentite sicuro ed in un momento in cui avete del sostegno emotivo a disposizione se ne sentite il bisogno.


PRIMA STORIA (2006): QUEER-UZIONE


La mia storia inizia in uno dei momenti critici nella storia dell'attivismo queer antioccupazione in Israele, [6] uno che molti di noi ora rammentano come un momento di avvio nelle loro storie personali come attivisti. Era l'estate del 2006. [segue]

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