domenica 28 luglio 2013

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[precede] finora, che attrasse dozzine e dozzine di persone. Iniziammo il party con una parola degli organizzatori, ricevendo un grande applauso quando demmo il benvenuto al primo party bi e pansessuale a Tel Aviv, ed invitammo la gente ad uniri a noi nel creare la nostra nuova comunità.

Fedeli alle nostre origini, gli spettacoli del MESS-e-Bi sottolineano una comprensione del drag come atto politico, non solo nel senso che sovverte i generi (Butler, 1991), ma anche come strumento per sollevare ed affrontare varie questioni politiche. Gli spettacoli, quindi, non servono mai solo per intrattenere, ma sono anche percepite come poste su uno spettro di attivismo politico. In questo modo, gli spettacoli del primo party erano tanti e diversi, dall'intrattenimento leggero all'orgoglio bisessuale, alla solidarietà LGBTQ ed alle questioni del femminismo. Durante gli intervalli tra gli spettacoli, i DJ suonavano musica, mentre alcune persone ballavano ed altri uscivano a socializzare. La serata terminò tardi, e ricevemmo molti complimenti per la meravigliosa serata, e ci fu chiesto quando era programmato il prossimo party.

Cinque ore dopo essere arrivata a casa, dovetti svegliarmi ed organizzare lo stand bisessuale all'happening del Pride, e poi il blocco bisessuale al corteo. I miei livelli di stress ed esaurimento giunsero al massimo quando mi recai al Parco Meir [mappa Google], dove si teneva l'happening. Lo stand bisessuale condivideva un tavolo con lo stand BDSM - un'intersezione opportuna, dacché il gruppo BDSM era organizzato dall'attivista bisessuale Pnina Moldovano, e dacché la mia amante, che era venuta ad aiutarmi nello stand, era interamente vestita con abbigliamento (vegano) BDSM. Io avevo una bandiera bisessuale, cucita apposta per me per il party bi e per il blocco bi/pan, che io sciorinai sul tavolo a mo' di tovaglia. Avevo portato anche dei nastri porpora gratis per la visibilità, e braccialetti bisessuali di cotone che avevo fatto all'uncinetto (da vendere). Avevo anche ricevuto una bandiera in più ed alcune spillette bisessuali da uno dei partecipanti del blocco transgender, che non ne avevano più bisogno. Inoltre, ricevei una montagna di adesivi bisessuali rimasti dagli anni precedenti da Daniell Hoffman, fondatore del defunto gruppo Bisessuali in Israele. Tutto questo, insieme con il grande striscione ricevuto dal centro LGBT, contribuì alla nostra visibilità, modesta ma importante nel corteo. Nel nostro blocco c'erano circa 10 persone (la maggior parte dei bisessuali che conoscevo avevano deciso di marciare con altri blocchi, "più importanti"), ma l'atmosfera era buona e le conseguenze storiche. Per quanto ne so, questo fu il primo blocco bisessuale nella storia dei cortei del Pride di Tel Aviv.

Mi ricordo che sono tornata a casa dal corteo, esaurita e dolorante, tanto stanca che non potevo nemmeno dormire. Giacevo sul letto con la mia amante, guardando il tramonto che dalla finestra tingeva la stanza del color dell'oro, sollevata che tutto fosse finito. Riconoscendo che nelle precedenti settimane mi ero mezzo ammazzata di stanchezza, decisi di non partecipare ad alcun altro evento del Pride o corteo quell'anno, e di concentrarmi sul riposo e sul recupero delle forze. [segue]

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